Perché a Brescia2019-04-03T18:05:54+02:00
PERCHÈ A BRESCIA

PERCHÈ NO?!

Siamo quelli della generazione Gary Plummer. Che, a dirla così, significa poco per chi non conosce Gary “Ginocchia di cristallo” Plummer. Che, a dirla così, non significa nulla per chi non ha mai fatto la doccia con Gary Plummer, senza soprannome. Che quello glielo aveva già dato Nicola Minessi. Che era un ragazzino. Che giocava negli juniores nazionali.

Insomma, noi eravamo fermi a quel 2 aprile 1992 quando la Telemarket Brescia batte Ferrara di sei punti ma retrocede in B1 e, di fatto, saluta il basket che conta. Poi qualche anno dimenticabile e poi l’oblio.

«Pensa se ci fosse la squadra di Serie A a Brescia».
Quante volte lo abbiamo detto, lo avete detto, lo hanno detto. Chiunque abbia qualcosa da dire sul basket bresciano è passato dal «Pensa se ci fosse la squadra di Serie A a Brescia».

Sono passati 24 anni dalla schiacciata sbagliata di Gary Plummer che ci poteva dare il più diciassette e la salvezza.

Sono passati 28 anni da quando il Basket Brescia giocava in quella che si chiamava A1, Insomma, è passato troppo.

A Brescia c’è gente che non sapeva neppure dell’esistenza dell’E.I.B. Che si andava in autobus e che si attraversava la tangenziale rischiando la fine del gatto. E che c’era Milano che spegneva i sogni scudetto “rubacchiando” e che c’era il naso di Walter Magnifico a farci conoscere la Scavo.

Ma il basket che conta a Brescia c’è stato e, oggi, è tornato.

Quello che noi della generazione Gary Plummer non abbiamo mai visto è un posto dove comprare il basket a Brescia.

Oggi c’è anche quello.

Partiamo da qui.

“Il basket che conta a Brescia c’è stato ed oggi è tornato.”

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