A ruota libera.
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“Quello che sei per me è inutile spiegarlo con parole..”, così recita una famosa canzone dei 99 Posse. Noi con le note non siamo in grado di farlo, abbiamo provato con un’onda di parole, un’onda di pensieri sconnessi e mal raccontati. Il ricordo di Kobe è così vivo che il suo nome evoca un’esplosione di momenti, di giocate, di emozioni, di aggettivi e di nomi.
Perdonate il caos da elenco della spesa ma era l’unico spartito che siamo stati in grado produrre una volta che, seduti davanti al pc, abbiamo iniziato a picchiare sulla tastIera.
Un anno è trascorso da quel tragico evento che lo ha reso eterno. Le immagini strazianti dei momenti condivisi con Gianna negli ultimi anni ci hanno attanagliato il cuore e le mente e continueranno a farlo per molto ancora. Chiunque ami la pallacanestro convive da un anno con la sensazione di aver perso una persona cara e questo racconta più di mille parole, spesso sconnesse o inadeguate.
Provate a leggere la griglia qui sopra, ogni parola evocherà in voi ricordi di Kobe, momenti vissuti ammirandolo o detestandolo se ha sconfitto la vostra squadra. Rivivrete tutta la sua carriera, da quando rookie entrava nella NBA con la pettinatura afro a quando ha strapazzato i Raptors con i famosi 81, passando per tutte le finals e i titoli vinti.
Kobe è stato semplicemente Kobe e invitiamo ognuno di voi a scrivere la sua personalissima griglia di emozioni, di sensazioni, di vibrazioni che il suo nome ineluttabilmente evoca.