NON CI RESTA CHE PIANGERE
I grandissimi Benigni e Troisi ci perdoneranno se prendiamo in prestito il titolo di uno dei loro innumerevoli capolavori, ma la situazione lo richiede.
Le ultime due notti sono state per tutti noi amanti della palla a spicchi colme e stracolme di momenti che hanno messo a dura prova la nostra salute psico-fisica.
Per tutti coloro che, come il sottoscritto, sono nati ad inizio anni 90 o giù di lì, Wade e Nowitzki rappresentano qualcosa di mitologico e difficile da descrivere.
Ammirare oggi i vari Giannis, Embiid e compagnia è meraviglioso, ma i giocatori destinati ad entrati nel cuore sono quelli che scopri a 10-12 anni. Quando prendi coscienza dello sport che stai praticando, inizi a conoscere chi quello sport lo pratica ad i massimi livelli, te ne innamori, li idolatri.
Wade e Nowitzki sono letteralmente stati i campioni della nostra generazione. Non i soli chiaramente, ma due dei più luminosi. Sbarcati nella NBA in concomitanza con l’inizio del nostro interesse verso quel mondo, cresciuti e divenuti campioni sotto i nostri occhi, diventando grandi assieme a noi. Loro da un punto di vista quasi epico, noi purtroppo solamente cronologico.
Ed è proprio questo che lascia ancora di più l’amaro in bocca. Il ritiro di questi due ci mette di fronte ad una realtà nuda e cruda: stiamo diventando vecchi!!!
Questo doveroso momento di autocommiserazione deve di necessità lasciare spazio però al ricordo di quanto ci hanno fatto divertire ed entusiasmare il 3 ed il 41.
Dirk è stato pura poesia. Dwyane dinamite. Entrambi fedeli ad una sola città, ad una sola franchigia (trascurando la parentesi lontano da Miami di Wade). Tra i due si contano 4 titoli Nba, svariate apparizioni all’All Star Game ed un tappeto rosso che condurrà inevitabilmente entrambi nella Hall of Fame di questo gioco.
Le Finals del 2006 da avversari. Lo strapotere di WunderDirk per il 2-0 Dallas, poi quattro partite del ragazzo da Chicago da consegnare direttamente alla storia. 2-4 Miami. Anello ed Mvp.
La rivincita texano-tedesca del 2011 contro la Miami dei Big3 ed un titolo forse tra i più significativi degli ultimi anni, che legittima una carriera ed un campione unico.
Potremmo continuare per molto ancora, con il back-to-back di Miami nei due anni successivi e tanto altro. Le parole non potranno mai pareggiare per intensità le memorie sportive di Nowitzki e Wade.
30 punti per entrambi all’ultima gara davanti al proprio pubblico. 20+10 per Dirk e 25+11+10 per Wade all’ultimissima allacciata di scarpe. Tutto troppo bello. Un po’ triste. Ma dannatamente bello.
Le polemiche e le frecciatine tra i due dal 2006 in poi non fanno altro che aggiungere realtà e valore alle battaglie in campo e alla competitività dei due atleti.
Ci mancherete, probabilmente già lo sapete ma ci tenevamo comunque a dirvelo.
Siete stati dei pionieri nei vostri ruoli con le vostre caratteristiche. Oggi i giocatori sopra i 210cm che tirano e si muovono come guardie li chiamano unicorni. Per noi l’unico ed inimitabile viene da Wurzburg.
Di guardie dinamiche ed esplosive che stoppano e schiacciano in testa ai giganti ora ne possiamo ammirare qualcuna, ma prima di Wade? Certamente qualcuna in meno.
Siete stati fonte d’ispirazione per una generazione intera e perdonatemi se sembro un pazzo usando il -voi come se leggeste queste parole, ma illudermi che siate qui a portata di mano scaccia via la nostalgia.
Always Thankful.
41.3