IL CANESTRINO!
La vera domanda da porsi in questa sede probabilmente è: ma quanti ne abbiamo rotti?
Eh già, pur non volendo scadere nella retorica del “si stava meglio quando si stava peggio”, “eh ma ai nostri tempi non perdevamo pomeriggi interi con i videogiochi ma arrampicandoci sugli alberi..”, è evidente come noi nativi dello scorso millennio vivevamo di svaghi differenti. La nostra infanzia extra scolastica era realmente colma di interminabili sfide e corse all’aria aperta, campi da calcio, basket, parchi e qualche litigata di troppo per chi doveva andare sul dischetto.
Tuttavia la nostra arena, soprattutto durante le stagioni più rigide, finiva inevitabilmente con il coincidere con la cameretta.
Luogo di perdizione in cui venivamo letteralmente parcheggiati, se non sigillati, dai nostri genitori, nella speranza che le ore pomeridiane passassero e le nostre energie presto o tardi si esaurissero.
In quelle quattro mura abbiamo praticato qualsiasi tipo di sport senza badare a spazi, tempi e modi. Ci siamo dannati l’anima per prevalere sul nostro fratello minore o, se figli unici, su avversari immaginari che puntualmente riuscivamo a sopraffare. L’attività preferita, per noi malati cronici di palla a spicchi, era ovviamente una soltanto: la pallacanestro!
Proprio in questo periodo, costellato purtroppo di allenamenti da remoto in spazi troppo angusti per poter replicare quanto proposto in palestra, la memoria torna inevitabilmente all’infanzia e alla fantasia con cui riuscivamo a vincere una metratura scomoda e dispettosa. L’oggetto magico che ci permetteva di trasformare la nostra camera in palazzetti da 20mila persone era ovviamente il canestrino!
Ammettetelo, anche voi ne avete comprati a decine, li avete desiderati e poi maltrattati, trasformandovi immediatamente in “The reign man – Shawn Kemp” o nel Vince Carter de “It’s over!” post gara delle schiacciate.
Gare di tiro da distanze siderali, vere e proprie competizioni ad eliminazione diretta con tutto il vicinato ad assistere tifando inevitabilmente per il più piccolo e indifeso tra i partecipanti.
Insomma, la nostra passione per il basket è stata coltivata anche così, lontano da palestre e compagni, al chiuso delle nostre camerette immaginando la prossima giocata e la prossima vittoria.
Oggi questa lontananza è forzata e per nulla piacevole o fonte di ispirazione. Tuttavia, con buona pace di chi come noi non è più bambino, la tecnologia è andata avanti anche in questi piccoli aspetti e quei tornei un tempo destinati a durare pochi istanti potranno da oggi contare su strumenti all’avanguardia.
È quindi con grande invidia per i giovanissimi tra voi che vi consigliamo questo gioiello di SKLZ.
Il PRO MINI HOOP – XL EDITION, una replica fedele del canestro reale in scala per passare tutte le vostre vacanze natalizie sul campo da gioco, sfidando cugini, fratelli, amici o semplicemente voi stessi!
Inutile negarlo, il giorno più bello sarà quello del ritorno in palestra con i vostri compagni e le vostre scarpe da gioco!
Nel frattempo però è bene tenersi in allenamento, sognando grandi palcoscenici ed immaginando il prossimo tiro della vittoria… 3, 2, 1… Tiro…. CIUFF!